In Europa è sempre più diffuso il modello Green Logistics

La distribuzione delle merci è sempre più “pulita” e possiamo finalmente affermare che la logistica classica sta tendendo a trasformarsi nella “Green Logistics”.
Diverse fonti confermano che circa la metà del PM10 emesso dal traffico veicolare è attribuibile ai veicoli adibiti al trasporto delle merci. Di fronte a tale problematica, diverse società di trasporto merci, con il patrocinio di enti locali e stimolate da bandi europei (l’ultimo denominato “Move 1”), stanno rinnovando il proprio parco di veicoli sostituendo i vecchi veicoli a diesel con autovanm e furgoni elettrici e a metano.
Almeno per il momento la maggior queste iniziative riguarda gli ultimi chilometri di consegna, dalla piattaforma logistica, situata poco fuori il centro urbano, al centro città.
E dove non arrivano camion e furgoni, in quanto la consegna risulta più ardua tra zone a traffico limitato, vicoletti e stradine arrivano le “cargo-bike”: biciclette elettriche dotate di un cassone per la distribuzione di buste e pacchi di piccola e media taglia.
Da Roma a Milano, passando per Firenze, Mantova, Verona, Venezia, Vicenza, Padova e Ferrara, sono diverse le iniziative pubblico-private di “consegna a pedali”.
Per non parlare del resto d’europa: a Parigi, Londra, Barcellona e in tante altre metropoli europee la logistica verde è già consolidata da tempo e le società nascenti crescono in contro tendenza alla crisi economica.
Sono infatti numerose le società nascenti di green-logistics e altrettanto numerose quelle già consolidate che si stanno convertendo dotandosi di veicoli a basso impatto ambientale.
Oltre a mitigare gli impatti ambientali della mobilità, la distribuzione pulita delle merci risulta anche economicamente vantaggiosa rispetto a quella classica, con un abbattimento dei costi di gestione compresa tra il 15-20%.
La green logistics fa bene all’ambiente ed al portafoglio…quale migliore mezzo per rispettare l’ambiente e combattere la crisi?