San Benedetto, Ministero dell’Ambiente e Regione Veneto: un approccio virtuoso per il riciclo della plastica

Il ciclo di raccolta della plastica raggiunge standard più elevati, grazie al progetto pilota “Nuova vita al PET”, che partirà nel mese di marzo, e che vede protagonisti l’azienda Acqua Minerale San Benedetto, in partenariato con il Ministero dell’Ambiente e la Regione Veneto. Una serie di eco-compattatori verranno posizionati all’interno di importanti supermercati e centri della grande distribuzione ed avranno lo scopo di contenere le bottiglie d’acqua, in PET (polietilene tereftalato, un tipo di plastica comunemente utilizzato), utilizzate dai consumatori. La novità sta nel fatto che il materiale raccolto verrà avviato direttamente alle attività di recupero e trasformazione e il suo riutilizzo sarà già a monte definito, in quanto le bottiglie, rigenerate, torneranno ad essere dei contenitori per l’acqua San Benedetto. Tale approccio virtuoso, insomma, permetterà di creare un ciclo di raccolta e riciclo sia diretto che efficace, capace di sviluppare nuove abitudini di consumo e atteggiamenti consapevoli tra la popolazione coinvolta. L’obiettivo finale è, nel contempo, quello di diffondere una cultura industriale in grado di pensare le fasi della produzione a 360°, secondo un’ottica “allargata”, capace di considerare il ciclo di vita del prodotto in maniera completa e puntuale, donando nuova vita e quindi nuovo valore ai materiali. Un approccio sistemico di questo tipo comporta vantaggi economici e ambientali, in particolare, riesce a ridurre l’impatto dei prodotti in termini di emissioni di CO2 o carbon footprint.
LE FASI DEL PROGETTO
1. allestimento di appositi Ecocompattatori presso la GDO, destinati alla raccolta dei rifiuti di bottiglie di PET di acqua minerale e bevande analcoliche (di seguito Rifiuti PET);
2. conferimento da parte del consumatore dei Rifiuti di PET presso gli eco-compattatori;
3. raccolta dei Rifiuti di PET e conferimento ad apposito operatore autorizzato al trattamento;
4. trasformazione dei Rifiuti di PET in RPET;
5. somministrazione dell’RPET a San Benedetto per la produzione di nuove bottiglie;
6. calcolo dell’impronta di carbonio al termine del ciclo.
GLI IMPEGNI DEI PARTNER
b) il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei consumatori verso la gestione differenziata dei Rifiuti PET;
c) il coinvolgimento della GDO per la gestione e promozione del Progetto, affinchè dia attuazione a politiche premianti verso i consumatori, tramite fidelity card o simili, provveda all’installazione degli Ecocompattatori e alla definizione di accordi di raccolta dei Rifiuti PET con soggetti titolari di autorizzazione al loro trattamento per successivo riuso;
d) la promozione di iniziative dedite alla valorizzazione della sostenibilità nella produzione di acque minerali e bevande analcoliche;
e) la promozione di ulteriori attività dedite alla salvaguardia dell’ambiente, nell’ambito del ciclo estrattivo e produttivo di acque minerali e bevande analcoliche.
a ciascuno l’acqua del proprio territorio. Non bisogna far trasportare acqua con i tir su e giù per l’Italia.
siciliani ke bevono acque del trentino e viceversa… intanto tir inquinanti girano l’Italia per trrasportarla
Con un poco di disinformazione in meno e con un poco di manutenzione in più dei nostri acquedotti, la gente userebbe di più l’acqua pubblica e non si avrebbero di cui giustamente parli! Però anche qui gli interessi in gioco delle lobby sono alti…