Il Teatro San Carlo lancia la ‘Rusalka’ in stile green

“Ti darò tutto, tutto. Baciami! Baciami mille volte! Non voglio tornare. Voglio morire felice. Baciami, e donami la pace! Non voglio tornare, muoio con gioia non penso al ritorno, non vi penso proprio.” Con queste parole Il principe, accetta la sua sorte pur di morire tra le braccia della sua amata Rusalka trovando finalmente la pace.
Opera in tre atti con musiche di Antonín Dvořák e libretto ceco di Jaroslav Kvapil, la fiaba di Rusalka esordirà al Teatro San Carlo il prossimo 19 gennaio. Ad accompagnare l’opera una serie di iniziative di carattere culturale ed ambientale. Una scultura raffigurante una sirena, opera del maestro Riccardo Dalisi, sarà il simbolo dell’evento ed è già stata presentata nel foyer del teatro alla presenza della soprintendente Rosanna Purchia e del dirigente regionale di Legambiente Carmine Maturo.
Accanto alla scultura verrà distribuito un album illustrato, con le descrizioni dei personaggi più rappresentativi dell’opera, elaborato con la collaborazione delle scuole di Scampia, a sostegno del “Progetto Mammut”, che mira a raccogliere strumenti per le attività dei giovani del noto quartiere napoletano.
Sul fronte ambientale due significative iniziative. La prima riguarda gli spettatori che sono stati invitati a presentarsi alla rappresentazione indossando capi ecologici (o autoprodotti) e potranno sfilare sul Blue Carpet che sarà allestito sotto il portico del teatro, in seguito una commissione assegnerà un premio al miglior look ‘ambientalista a kilometri zero’. La seconda, per la quale il San Carlo ha già ottenuto il premio speciale di ‘Ecologicamente’ – la mostra mercato dedicata al mondo green ed alle sue iniziative – riguarda i costumi dell’opera, realizzati, con materiali riciclati ed ecocompatibili, dalla sartoria del massimo napoletano e firmati dalla designer Mateja Benedetti.
Senza dubbio l’opera reca in sé tutte le caratteristiche per suscitare interesse e apprezzamento, ma le iniziative connesse, promosse dal San Carlo sono uno splendido esempio di integrazione tra cultura, promozione del territorio e salvaguardia ambientale.