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Pierluigi Bonomo: dalle macerie dell’Aquila un edificio a energia quasi zero

 
energy box Bonomo
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BUONA PRATICA
 

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3/ 5


 


L’Energy Box è una struttura di 300 mq che è sorta a L’Aquila dalle macerie di un edificio danneggiato dal terremoto. E’ stata progettata dall’architetto Pierluigi Bonomo ed è un esempio di edilizia sostenibile.

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Posted 2 ottobre 2013 by

L’Energy Box, progettata e realizzata a L’Aquila dall’architetto Pierluigi Bonomo, si presenta come una sorta di “casa nella casa”. La nuova struttura in legno lamellare a strati incrociati (CLT), materiale molto diffuso in Italia per via della sua ottima capacità di resistere alle scosse sismiche, è stata costruita utilizzando le macerie della struttura precedente (tracce di muratura all’esterno dell’edificio sono state lasciate in segno simbolico). Macerie dell’edificio pre-esistente danneggiato durante il terribile terremoto dell’Aquila del 2009. E’ vincitrice del concorso “Il sole dopo la Tempesta“, del Primo Premio nazionale d’architettura contemporanea “Ludovico degli Uberti” e progetto finalista “Premio Fondazione Renzo Piano” del 2013.

Tuttavia l’aspetto più rilevante è che la struttura, che si estende per circa 300 m2, presenta una serie di eco-tecnologie che rendono l’abitazione quasi del tutto auto-sostenibile. La facciata esposta a sud est incorpora un particolare sistema solare termico di acqua calda, con pompa di calore. Sul tetto è stato installato un sistema di recupero delle acque piovane, mentre all’interno la casa dispone di un impianto di ventilazione meccanica, sostenuto da energia elettrica proveniente da un impianto di pannelli fotovoltaici, installato all’esterno di una parete. Variando opportunamente la distanza dei listelli di legno è possibile regolare l’ingresso della luce solare nelle ore mattutine. Questo particolare rivestimento di legno in larice è in grado anche di minimizzare gli scambi termici con l’ambiente esterno, riducendo la quantità di calore necessaria al riscaldamento dell’edificio.

Come sottolineato dall’architetto Bonomo, l’edificio necessita comunque dell’attacco alla rete elettrica, ma i diversi sistemi energetici adottati all’interno della struttura fanno si che il fabbisogno energetico della struttura si aggiri intorno ad un valore davvero basso: appena 7 kWh/mq. Insomma, se non è un edificio ad energia zero, ci avviciniamo davvero tanto.

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Giovanni Avagliano

 
Giovanni Avagliano
Giovanni è un giovane neo-laureato in ingegneria meccanica. E' appassionato di tematiche relative all'energia rinnovabile e di progettazione di sistemi per l'efficienza energetica.


  1.  
    celeste cianfarano

    Ciao concittadino….vorrei vedere questa villa….sai nel 1997 ho fatto un corso sullo sviluppo sostenibile, le biotecnologie etc..etc..il tutto con degli insegnanti d’eccellenza “premi nobel”, è da poco rispetto a quando era considerato arabo che se ne parla…mi piacerebbe sapere se hai sfruttato il geotermico….contattami….voglio vedere vedere questa “FENICE”….BRAVO…COMPLIMENTI…..ALMENO SEI RINATO DALLA CENERE IN MANIERA ECCELLENTE.. CIAO




  2.  
    Olivieri Pasquale

    Il futuro dell’edilizia è questo… un futuro “sostenibile” :D





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