
Rapporto annuale di Legambiente sui pesticidi negli alimenti
L’annuale analisi, svolta da Legambiente circa la presenza di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli e derivati commercializzati in Italia, “Pesticidi nel Piatto 2012” offre un quadro solo parzialmente rassicurante.
Il risultato del rapporto basato su dati forniti da ARPA e ASL mostra complessivamente una leggera diminuzione di residui di fitofarmaci all’interno dei prodotti ortofrutticoli commercializzati in Italia, dato in linea con il trend registrato negli ultimi anni, ma ciò che risulta ancora preoccupante è l’aumento del numero di campioni analizzati al cui interno viene rilevata una presenza simultanea di più principi attivi (fino a 9 diverse sostanze nello stesso prodotto). Tra le sostanze rilevate con maggior frequenza; il Captano, fungicida indicato come cancerogeno dall’EPA ed il Clorpirifos, insetticida con spiccata attività neurotossica.
Legambiente plaude all’efficacia mostrata dalla normativa vigente che dal 2008 limita i residui consentiti negli alimenti, seppur contestualmente lamenta la mancanza di una indicazione legislativa circa la presenza di quantitativi di residui diversi che possono trovarsi contemporaneamente negli alimenti. Il problema scaturisce dalla mancanza di verifiche effettuate circa gli effetti sinergici delle diverse sostanze sulla salute umana.
Agrofarma (Associazione nazionale imprese agrofarmaci) rassicura i consumatori sottolineando che dai controlli effettuati dalle autorità competenti e dalle verifiche del Ministero della Salute emerge un quadro del tutto privo di rischi, ed anche in riferimento agli effetti sinergici di più sostanze precisa che i limiti massimi imposti sulla singola sostanza sono già molto cautelativi in quanto ad essi viene applicato un fattore di sicurezza 100, definendo una soglia di accettabilità pari a un centesimo della quantità potenzialmente dannosa.