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Nuova vita ai vecchi mulini ad acqua, si trasformano in micro-centrali idroelettriche

 

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Posted 16 ottobre 2013 by

Una volta i mulini ad acqua servivano prevalentemente a trasformare il grano in farina, poi con l’avvento dei motori  elettrici sono caduti lentamente in disuso e oggi non assolvono più il loro antico scopo. Oggi c’è chi, guardando a quei rari esemplari ancora in piedi, si è chiesto come recuperarli ed ecco che è nata l’idea del micro-idroelettrico.

L’idea sta spopolando, soprattutto in Lombardia, tanto che in più comuni è stato messo un freno alle richieste di autorizzazioni alla trasformazione in centrali per la produzione elettrica. Dovunque si trovi un salto d’acqua, una piccola cascata, lungo canali di irrigazione o rogge tutti cercano di installarne uno, anche le stesse amministrazioni pubbliche. I vantaggi sono tanti; una produzione elettrica pulita, un’azione di recupero edilizio e del territorio, e perché no, anche la ritrovata visione del funzionamento di un meccanismo semplice quanto affascinante che potrebbe contribuire ad incentivare i flussi turistici.

Molti si chiedono se la diffusione di tale idea non sia potenzialmente pericolosa per l’ambiente, ma è chiaro che qualsiasi azione umana provoca un impatto in misura più o meno grande. Quel che è certo è che si tratta di un nuovo, e poco invasivo modo, di utilizzare risorse e strutture già esistenti per produrre energia pulita e recuperare un pezzo di cultura contadina ormai dimenticata.

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Redazione Virtuous

 
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La redazione di VirtuousItaly è composta da professionisti della green economy, in possesso di titoli ed esperienze nel campo dell'energia, della mobilità sostenibile, della gestione dei rifiuti e delle acque.


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