La prima prova è partita quattro anni fa, nella stazione di Ebisu a Tokyo, ma oggi sono già diventate cinque le fermate attrezzate con orti e giardini sui tetti. Così i pendolari in attesa, potranno spendere il loro tempo curando e coltivando le proprie piante, affittando il terreno per un anno.
Gli orti urbani sono gestiti dalla società ferroviaria East Japan Railway Company che ha intenzione di estendere questa idea in tutto il Giappone venendo così incontro alle esigenze delle persone che lavorano tutto il giorno ed hanno poco tempo a disposizione per le commissioni. A Tokyo, inoltre, gli spazi verdi sono molto ridotti e difficilmente le case hanno giardini privati, quindi grazie a questo sistema, si ha la possibilità di noleggiare uno spazio dedicandosi alla coltivazione o al giardinaggio.
Si tratta certamente di un’idea brillante, facilmente esportabile anche in altre realtà urbane del mondo che oltre ad offrire un’utilità ai cittadini, contribuisce a creare piccoli angoli verdi all’interno delle città e offre momenti di relax a contatto con la natura.
Molto bella e intelligente come cosa. Dopo Fukushima i giapponesi stanno svoltando e puntano su rinnovabili, green economy e tutto ciò che si avvicina alla sostenibilità. Purtroppo c’è voluto un disastro naturale per capirlo, ma l’uomo è fatto così.