
Everest, batterie e pannelli solari italiani in vetta
È una grande operazione ‘ambientale’ quella partita nei giorni scorsi dopo la presentazione a Palazzo Madama. La spedizione ‘Cobat EvK2Cnr-Top recycling mission’ sta trasportando a oltre 5.000 di altitudine, sul monte Everest, nuove batterie e moduli fotovoltaici che andranno a rimpiazzare i componenti che alimentano oggi il Laboratorio osservatorio internazionale Piramide del Comitato Ev-K2-Cnr.
La diffusione dell’eccellenza italiana non conosce limiti; le batterie prodotte da Fiamm e i pannelli solari di Vipiemme solar forniranno presto energia pulita al campo base dove sorge il Laboratorio. In 18 giorni, (dal 27 settembre al 14 ottobre) la spedizione trasporterà a mano e con l’aiuto di 100 sherpa e altrettanti yak, i componenti attraverso un sentiero dai 2.800 metri della partenza fino agli oltre 5.000 metri del campo base.
Lo scopo è contribuire alla salvaguardia ambientale di un ecosistema perfetto e nello stesso tempo far proseguire gli studi che, grazie al Laboratorio internazionale, hanno consentito e consentono tuttora di controllare i cambiamenti climatici globali e approfondire aspetti scientifici legati al mondo della medicina e della geofisica.