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Energia dal deserto, ecco lo studio che indica le fonti migliori

 

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Posted 26 febbraio 2014 by

Produrre energia sfruttando le enormi potenzialità offerte da un deserto è certamente possibile, però molti si chiedono quale sia la soluzione più vantaggiosa tra l’installazione di pannelli solari o la produzione di biocarburanti attraverso la coltivazione delle agavi. Secondo il team di ricerca dell’Università di Stanford in California che ha studiato il problema, la soluzione migliore è in realtà un connubio tra i due sistemi.

I deserti sono una combinazione perfetta di elevata radiazione solare e di disponibilità di grandi aree inutilizzate. Gli impianti solari, soprattutto quelli con tecnologia a concentrazione, richiedono elevate quantità di acqua sia durante la fase di costruzione sia durante il funzionamento, per questo motivo che spesso si tende a preferire l’agave, da cui si ricavano biocarburanti e che richiede meno dispendio di acqua. Di contro la filiera per la produzione del biocarburante, a valle della coltivazione dell’agave, può incidere sulla scelta, rispetto alla diminuzione dei costi tecnologici connessi agli impianti solari.

Da queste considerazioni, e dalla simulazione completa di diversi scenari produttivi, la scelta migliore sarebbe quindi l’integrazione dei due sistemi che consentirebbe un risparmio di acqua, risorsa preziosa in un deserto, oltre che minori immissioni di CO2 nell’ambiente.

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Redazione Virtuous

 
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La redazione di VirtuousItaly è composta da professionisti della green economy, in possesso di titoli ed esperienze nel campo dell'energia, della mobilità sostenibile, della gestione dei rifiuti e delle acque.


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