Ormai è abbastanza comune sentire il termine bioplastica in riferimento a imballaggi o prodotti di consumo, meno se riferito al settore delle costruzioni e all’impiego di questo materiale per realizzare nuove soluzioni architettoniche.
A proporre questa soluzione è il progetto di ricerca Arbo Skin dell’Itke (Istituto di strutture edilizie e progettazione strutturale) dell’Università di Stoccarda ed ha già suscitato molto interesse poiché potrebbe rivelarsi innovativo soprattutto per il futuro dell’edilizia. I ricercatori hanno già realizzato un padiglione completamente rivestito con materiale bioplastico, Il prototipo è supportato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e dimostra le ampie possibilità offerte dal materiale per l’applicazione a soluzioni architettoniche anche ‘estreme’.
I benefici ambientali dell’idea sono molteplici; in primis il materiale, composto di biopolimeri, si propone come valida alternativa ‘green’ al cemento (la cui produzione genera l’8% circa delle emissioni globali di CO2), inoltre la produzione avviene impiegando risorse rinnovabili ed a fine vita i manufatti risultano completamente riciclabili. Presto vedremo risultati documentati più concreti per questo materiale che potrebbe contribuire a rivoluzionare il mondo dell’Architettura per le sue performance, ma che certamente potrà portare alla realizzazione di costruzioni più eco-compatibili.