Una coraggiosa iniziativa del Governo francese per convincere i lavoratori ad andare in bici in ufficio o in fabbrica prevede il pagamento di 25 centesimi di euro a chilometro come incentivo per chi sceglie di muoversi in maniera sostenibile.
Il progetto, che per ora seguirà una fase di test di 6 mesi, ha visto l’adesione volontaria di una ventina di aziende francesi su tutto il territorio nazionale, e interesserà circa diecimila persone. L’obiettivo è aumentare la quota di lavoratori che usa la bici, per ora ferma al 2,4%, spingendo verso l’utilizzo di un mezzo di trasporto ecologico e sano. La Francia però, non è la prima a rilasciare incentivi per la mobilità green, già diversi Paesi nel nord dell’Europa, hanno concentrato le loro politiche di crescita sull’uso della bici ottenendo grandi risultati; ad esempio la percentuale dei lavoratori che la adotta in Olanda al 25%, mentre in Germania il 9%.
L’Italia invece sta facendo molto per far crescere la cultura della bici attraverso interventi indiretti sostenuti sia da enti locali che da aziende private. Diverse città procedono verso un completo ripensamento della mobilità urbana e nelle località turistiche si cerca di promuovere l’uso delle due ruote. Pensare oggi di adottare un sistema di incentivi anche nel nostro Paese potrebbe sicuramente aiutare il sistema in una fase di lancio iniziale, ma a lungo andare potrebbe rivelarsi un approccio insostenibile, piuttosto sarebbe utile aumentare l’attenzione sui benefici economici, sociali e ambientali che si generano da una mobilità green che sono certamente più ampi e duraturi rispetto ad un incentivo economico.