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Smart City: strumenti di finanziamento per le città intelligenti

 

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Posted 19 settembre 2013 by

In questo particolare contesto storico, dove solo la condivisione e la corresponsabilità diffusa può portare ad un cambiamento verso la sostenibilità, è importante che ogni risorsa naturale, umana e finanziaria, venga investita e indirizzata in maniera efficiente verso una visione comune al fine di conseguire con determinazione gli obiettivi e i target prefissati.

Per una città essere smart vuol dire, anche, saper convogliare tutte le energie e interpretare le opportunità al fine di comprenderle e servirsene in maniera propositiva. Gli strumenti di finanziamento rappresentano una grande occasione per dare concretezza ad idee e politiche finalizzate al benessere collettivo e alla diffusione di buone prassi, affinché rientrino nella nostra educazione e nella nostra cultura.

Sono differenti gli strumenti di finanziamento che, se utilizzati in maniera efficiente, possono rendere le nostre realtà “intelligenti”: il Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica (EEEF) ne è un esempio, in quanto rappresenta un’innovativa e virtuosa partnership pubblico/privata che prevede il finanziamento di progetti relativi all’uso efficiente dell’energia, promuove la produzione di energia da fonti rinnovabili e progetti di trasporto urbano a basso impatto ambientale e sociale. I beneficiari diretti del fondo EEEF sono i Comuni, gli enti locali e regionali ma anche gli enti pubblici e privati che operano in loro nome, come i fornitori di energia locali, le società di servizi energetici (E.S.Co.), gli erogatori di trasporto pubblico.

L’Unione Europea finanzia l’attività di ricerca in Europa nel periodo 2007/2013 con il Settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7PQ). Quest’ultimo sostiene la ricerca in determinate aree di priorità, con la finalità di far conseguire e mantenere all’Unione Europea il primato mondiale in questi settori, è composto da 4 programmi specifici, ovvero: cooperazione nel quale rientra anche il tema dell’energia e dell’ ambiente, idee, persone, capacità e un quinto programma focalizzato sulla ricerca nucleare. Dal 2014 ci sarà Horizon 2020, il nuovo strumento finanziario di attuazione dell’innovazione dell’Unione Europea. Strutturato su un orizzonte temporale di 6 anni (2014-2020), il programma guiderà il percorso europeo di ricerca e innovazione verso l’obiettivo finale Europa 2020 garantendo la competitività globale dell’Unione attraverso l’incentivazione di una nuova crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Smart Cities and Communities European Innovation Partnership” è stata lanciata il 10 luglio 2012, e rappresenta la continuazione e l’evoluzione della “Smart Cities and Communities Initiativeiniziata nel 2011. La Commissione europea, mediante questo strumento intendeva promuovere lo sviluppo di tecnologiesmart nelle città, integrando le risorse provenienti dal settore della ricerca nell’ ambitodell’energia, dei trasporti e dell’ICT convogliandole su un numero limitato di progettiche saranno concretamente attuati in collaborazione con le città stesse.

Gli interventi prefissati saranno finanziati attraverso call annuali; per l’anno 2013, ad esempio, sono stati previsti 365 milioni di euro, che verranno utilizzati per il cofinanziamento di progetti che prevedono:

- edifici intelligenti;

- approvvigionamento intelligente per soddisfare la domanda;

- mobilità urbana;

- infrastrutture digitali smart e sostenibili, capaci di ridurre gli impatti sull’ambiente.

A supportare l’applicazione di questi progetti sarà istituito un gruppo costituito da aziende di ricerca e sviluppo, sindaci e autorità di controllo.

Con questo partenariato, l’Unione Europea contribuirà a stringere collaborazioni strategiche tra industrie e città, fondamentali per lo sviluppo e la progettazione di infrastrutture del futuro.

 Il principale strumento comunitario che finanzia progetti in materia ambientale, in maniera trasversale, è il programma LIFE+ che predispone finanziamenti per progetti che contribuiscono all’implementazione e all’attuazione della politica e del diritto in materia di ambiente. Il programma incentiva l’integrazione delle problematiche ecologiche nelle altre politiche e, in generale promuove lo sviluppo durevole e sostenibile.Il programma LIFE+ sostituisce molteplici strumenti di finanziamento dedicati all’ambiente, tra questi il precedente programma LIFE e predispone un finanziamento pari a 2143,409 milioni di euro per il periodo 2007/2013. Si prevedere che per la nuova programmazione saranno stanziati fondi ancora maggiore per il programma Life, a dimostrazione del fatto che l’Europa considera davvero l’ambiente tra i suoi pilastri principali.

Gli strumenti elencati rappresentano delle preziose opportunità messe in campo a livello comunitario e nazionale, tesi a dare concreta attuazione a idee di sviluppo sostenibile dei territori. Le vere criticità sono rappresentate dalla reale capacità delle amministrazioni locali di gestire e investire in maniera lungimirante le risorse ricevute, andando oltre una visione di breve periodo, ma puntando a creare benefici duraturi nel tempo. L’Europa, attraverso i suoi programmi, ha dato sicuramente fiducia ai propri Stati Membri, convinta che la strada indicata, che guarda ad una crescita equa e sostenibile, potrà essere percorsa dai governi nazionali, creando un tessuto di conoscenze e competenze condivise, in grado di rappresentare il nuovo motore della crescita e trainare il continente verso un futuro più smart.

Oltre a questi, molti altri sono gli strumenti messi a disposizione dall’Europa, ma anche da governi nazionali e regioni al fine di promuovere lo sviluppo di contesti urbani intelligenti. Molti di questi li potete trovare nella sezione Bandi e concorsi del nostro portale, dedicata esclusivamente alle opportunità di finanziamento in materia ambientale. 

A cura di R.L.

Leggi le altre 3 puntate dello speciale Smart City, partendo dalla prima.

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Redazione Virtuous

 
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La redazione di VirtuousItaly è composta da professionisti della green economy, in possesso di titoli ed esperienze nel campo dell'energia, della mobilità sostenibile, della gestione dei rifiuti e delle acque.


Un commento


  1.  
    romina

    Tante opportunità ma poche competenze in giro. Dobbiamo essere più smart investendo anche nella formazione!





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