
Unione Comuni Media Valle Camonica: 14km di pista ciclabile pieni di tradizioni


Settore: Mobilità
Un tracciato di circa 14 km da percorrere a piedi o in bicicletta immersi nella natura, tra storia , religione e tradizione. Il tracciato infatti interessa l’area dei siti archeologici degli antichi camuni e diversi siti di interesse religioso e culturale.
In un periodo in cui la realizzazione di una normale pista ciclabile fa scalpore, grazie al lavoro congiunto dei piccoli comuni della Media Valle Camonica, é stato possibile realizzare davvero una piccola grande opera, capace di implementare l’utilizzo di una modalità di trasporto che più sostenibile non si può: la bicicletta.
Il percorso interessa il Comune di Capo di Ponte nella frazione di Cemmo, in cui é presente un infopoint con la possibilità di noleggio di biciclette. Dopo qualche pedalata é possibile immergersi immediatamente nel sito archeologico di incisioni rupestri di Naquane, primo patrimonio dell’umanità ricponosciuto in Italia dall’UNESCO nel 1979. Poco dopo il tracciato conduce ciclisti e pedoni alla «Pieve di San Siro», uno dei pievanati storici in cui si divideva la Valle Camonica, e alla Chiesa di «San Salvatore».
Un po’ più distante, si passa alla scoperta delle calchere di Ono San Pietro, antiche fornaci lapidee che venivano utilizzate per la produzione della calce viva.
Gli ultimi chilometri conducono nei Comuni di Cerveno e Losine, passando per Braone, dove é possibile visitare l’antico percorso della Via Crucis con l’annesso Santuario denominato le «Capèle» (in dialetto locale) e la sede della cooperativa dei viticoltori della media valle.
Insomma, con questa importante infrastruttura nel bresciano é stata ampliata la base del crescente modello di mobilità già presente e radicato. Unitamente alla salvaguardia dell’ambiente, della salute e della sicurezza, vi sarà certamente una ricaduta sulla valorizzazione del patrimonio storico, ambientale e culturale. Il nuovo percorso é l’ideale sia per i locali, per passeggiate e pedalate abituali, che per gli appassionati di vacanze in bici.
La realizzazione e la manutenzione delle piste ciclabili rappresentano le basi su cui poi costruire, mattone per mattone, un modello di mobilità ciclabile, che va da campagne di sensibilizzazione all’implementazione di sistemi di biciclette condivise (bikesharing), passando per l’organizzazione di eventi e manifestazioni a tema green-mobility.
Una best practice che si aggiunge al nostro circuito virtuoso, l’ennesima che dimostra ancora una volta che l’unione e la collaborazione fanno la forza. Soprattutto quando intenti ed obiettivi sono comuni.
Da queste parti ragionano a 14 km alla volta… da noi al sud per fare 200 metri di pista ciclabile ci vuole la mano di Dio!