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Monteverdi Marittimo: ecco la nuova rete di teleriscaldamento tutta geotermica

 
Monteverdi-Marittimo
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BUONA PRATICA
 

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3.5/ 5


 


Il piccolo comune della Toscana ha realizzato una nuova rete di teleriscaldamento che servirà edifici pubblici e privati e che prenderà energia dal sottosuolo, grazie alla geotermia.

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Posted 23 febbraio 2013 by

Sono trascorsi quasi cento anni dalla costruzione della prima centrale geotermica italiana, quella di Larderello (Pisa) nel 1915, ma l’uso del calore della terra per riscaldare gli ambienti e generare acqua calda sanitaria rappresenta ancora oggi una soluzione all’avanguardia e sostenibile per affrontare il problema energetico di diversi territori. La Toscana è leader indiscussa nel settore, basti pensare che ben un quarto del proprio fabbisogno energetico è soddisfatto grazie all’utilizzo di questo tipo di fonte rinnovabile. Tra i comuni della verde regione del centro Italia, particolarmente attivo si è mostrato Monteverdi Marittimo, un borgo di neanche 800 abitanti in provincia di Pisa, il quale entro fine mese inaugurerà un sistema di teleriscaldamento alimentato da tre centrali geotermiche a servizio della rete. Un sistema di tubazioni lungo 20 km che porterà calore proveniente dal sottosuolo al centro abitato e alla frazione di Canneto, grazie a tre impianti, di cui il principale ubicato presso il pozzo Enel Monteverdi 5, da cui partono due termodotti diretti alle stazioni intermedie.

La rete avrà come punti terminali delle centraline di ultima generazione che permetteranno agli utenti di verificare e controllare i consumi in tempo reale, nonché di regolarne il funzionamento, saranno installate presso le 45 strutture servite, tra edifici residenziali ed immobili pubblici, come le scuole materne, elementari e medie e i due centri polifunzionali situati uno nel centro storico e uno in località Canneto.

Il progetto è stato finanziato grazie ai 2 milioni di euro provenienti dal Piano Regionale della Geotermia, stanziati nel 2007, ed inoltre l’amministrazione ha già previsto di reperire ulteriori finanziamenti per estendere la rete di teleriscaldamento ad altre frazioni ed edifici. Il comune di Monteverdi Marittimo sembra avere le idee chiare sul futuro energetico del proprio territorio e ha individuato in una risorsa preziosa messa a disposizione dal sottosuolo, il calore, la soluzione per svilupparsi in maniera equa e sostenibile.

Dati sui comuni geotermici

Dal Rapporto Comuni Rinnovabili 2012 di Legambiente è emerso che sono  324 i comuni sul territorio italiani che utilizzano impianti geotermici a bassa entalpia o pompe di calore, per una potenza complessiva di 36,7 MW termici e 884 kW frigoriferi. Nella classifica elaborata è stato utilizzato un criterio legato alla potenza installata e vede ai primi posti il comune di Rivarossa (TO) con una potenza installata di 5 MW, seguito dal Comune di Lecco con 2,4 MW e dal Comune di Bagno di Romagna (FC) con 2,2 MW. In quest’ultimo caso l’impianto geotermico (acqua/acqua) è integrato con una centrale a cogenerazione alimentata a metano per il riscaldamento di alcuni edifici comunali. 
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Redazione Virtuous

 
Redazione Virtuous
La redazione di VirtuousItaly è composta da professionisti della green economy, in possesso di titoli ed esperienze nel campo dell'energia, della mobilità sostenibile, della gestione dei rifiuti e delle acque.


  1.  
    Paola

    Sono molto orgogliosa della mia regione, in Toscana la rete dei teleriscaldamenti geotermici si sta davvero estendendo e secondo me è un bell’esempio. Gli investimenti per la diffusione delle energie rinnovabili dovrebbero essere molto più consistenti in Italia.




    • Redazione Virtuous
       
      Redazione Virtuous

      Siamo d’accordo con te Paola! Anche perchè sono tipologie di investimento che ritornano in pochi anni e inoltre portano a benefici indiretti rilevanti su salute e ambiente.





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