
Istituto Comprensivo “Stomeo Zimbalo”: gli alunni imparano a produrre il compost
In una scuola di Lecce, grazie al supporto di 7 associazioni salentine, i bambini stanno seguendo un percorso formativo sulle problematiche della gestione dei rifiuti, modelli ed azioni concrete per il riutilizzo ed il riciclo.
Se é vero che dai bambini c’é sempre da imparare, cio’ che sta accadendo alla sede distaccata di via Carrara dell’Istituto comprensivo “Stomeo Zimbalo” di Lecce, ne é la conferma. Infatti, grazie al progetto R.E.T.I (Rifiuti ed Ecologia per il Territorio e l’Inclusione) ideato e realizzato da 7 associazioni salentine e finanziato dalla Fondazione con il Sud, 100 alunni dai 7 agli 11 anni sono chiamati a scoprire come si gestiscono i rifiuti, comprenderne le problematiche, realizzare modelli e azioni concrete di riutilizzo. Il tutto lo si realizza grazie agli interventi educativi ed esperienziali delle associazioni Nuova Messapia, Oipa Italia onlus (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), AttentaMente, A.N.P.A.N.A. (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente), EMS (Ente Modelli Sostenibili) e A.S.T.S.M. (Associazione Salentina Tutela Salute Mentale e CulturAmbiente), che fa da soggetto capofila. Partner del progetto è AXA, realtà che opera nel mercato nazionale dei servizi di raccolta rifiuti, bonifiche siti inquinati, bonifiche di eternit-amianto, verifica impianti termici ed utility ad enti pubblici e privati.
L’azione concreta riguarda il riciclo dei rifiuti organici. Insegnanti e alunni possono conferire lo scarto della frazione organica prodotta nella mensa scolastica direttamente nella compostiera posizionata proprio all’interno della scuola. ”Vera la Compostiera”, é questo il nome del macchinario unico in Puglia per la trasformazione del rifiuto umido in prezioso compost, che verrà utilizzato dagli alunni per concimare l’orto didattico. Per le sue caratteristiche di innovazione tecnologica, il processo di rivalutazione del rifiuto attivato dal macchinario viene seguito passo passo dai ricercatori di Enea. A oggi, di queste compostiere collettive, che consentono l’auto-smaltimento di rifiuti prodotti sia dalle utenze domestiche che da mense, ristoranti o strutture ricettive, ne esistono 30 esemplari in Italia. Vera, infatti, è in grado di trattare fino a 25mila kg all’anno di rifiuti con dei tempi di conversione in compost di qualità di circa 12 settimane, con un processo inodore grazie al giusto bilanciamento tra carbonio (C) e azoto (N).
Il presidente di CulturAmbiente onlus, Roberto Paladini, ha dichiarato che il 30-35% dei rifiuti prodotti nell provincia di Lecce é rappresentato dalla frazione umida e di questo solo il 3% viene recuperato ed il resto, purtroppo, finisce tutto in discarica. Questo é dovuto ovviamente alla mancanza di impianti di compostaggio nel territorio salentino. Tutti fattori che danno ancora più valore all’iniziativa della compostiera collettiva all’interno del plesso scolastico. Un processo di educazione ambientale che non si limita solo ad illustrare la parte teorica di un problema, ma mostra anche la soluzione pratica, e che vede gli alunni protagonisti in prima persona di un processo di cambiamento e di un nuovo modello che ha come scopo anche quello di formare una generazione piú virtuosa.