
Chicza Italia: ecco il chewing-gum sostenibile e solidale
In Italia, 15/16 milioni di abitanti masticano chewing-gum; con la media di 3 gomme al giorno, si consumano quotidianamente 45 milioni di gomme (Fonte: Chicza). Secondo alcuni recenti dati se ne consumerebbero, solo in Italia, circa 23mila tonnellate l’anno (Fonte: fondazione Amsa per l’ambiente).
La maggior parte delle gomme da masticare che si producono oggi, sono un prodotto industriale che utilizza polimeri a base di petrolio come sostituto della gomma naturale. Questo è il motivo per cui queste gomme da masticare sono diventate un pericolo per l’ambiente: un chewing-gum si degrada infatti in un tempo non inferiore a 5 anni. Per rimuovere una gomma gettata a terra, si spende un euro (Fonte: fondazione Amsa per l’ambiente), per una spesa totale che si aggirerebbe intorno ai 16,4 miliardi di euro l’anno.
In tale contesto, emerge il progetto Chicza che nasce da un principio, oramai molto diffuso, secondo il quale per ridurre gli impatti negativi sull’ambiente derivanti dalla produzione di un bene, bisogna considerare l’intero ciclo di vita dello stesso, dalla fase di produzione fino al suo smaltimento, ovvero quel processo che gli esperti definiscono come LCA (Life Cycle Assessment), Valutazione del Ciclo di Vita.
Chicza rappresenta un’alternativa alle tradizionali gomme da masticare perché é realizzata con prodotti naturali ed è 100% biodegradabile. La gomma viene estratta da piantagioni ecosostenibili dello Yucatan, nella foresta del Gran Petén, (per estensione la seconda foresta pluviale del continente dopo l’Amazzonia), seguendo alcune tecniche che venivano praticate dagli antichi Maya che giá all’epoca avevano intuito i vantaggi di questo chewing-gum biologico.
A portare avanti questo progetto sono, ancora oggi, i chicleros, i discendenti dei Maya, i quali agli inizi del nuovo millennio, hanno costituito una cooperativa con l’obiettivo di sviluppare la capacità di trasformare la gomma da un prodotto grezzo in un prodotto finito. Cinque anni più tardi è arrivata sul mercato Chicza, la prima gomma da masticare certificata al 100% naturale e biodegradabile, frutto, dello spirito imprenditoriale, della solidarietà e della perseveranza dei soci della cooperativa. Oggi, con Chicza, più di 2000 famiglie di chicleros vivono e curano, con il sostegno del Governo messicano, la Foresta del Gran Petén.
A rendere cosí speciale questo chewing gum è il metodo di produzione che sposa in pieno il principio di sostenibilitá in tutti i suoi aspetti.
1) Il lattice viene estratto dall’albero Chicozapote mediante dei tagli superficiali a Zig-Zag sulla corteccia, senza danneggiare in alcun modo la pianta stessa.
2) Scendendo, la linfa riempie lentamente le borse messe appositamente alla base dell’albero. Ogni albero rende da 3Kg a 5Kg per raccolta, poi lo si lascia riposare per 6-7 anni prima del raccolto successivo.
3) Il lattice liquido è poi bollito, disidratato e portato alla consistenza di una pasta appiccicosa.
4) Il lattice viene bollito, disidratato e modellato in marquetas rettangolari, identificate da appositi contrassegni FSC (Forest Stewardship Council) che citano addirittura la posizione esatta della pianta.
4) Per fare Chicza, il chicle si fonde con cere naturali, prima che diventi la base per la gomma.
5) Ancora calda, la base di gomma naturale viene mescolata con edulcoranti organici e dolcificata con lo sciroppo biologico d’Agave a basso indice glicemico. Infine, vengono aggiunti solamente aromi naturali.
I chewing-gum tradizionali, comunemente disponibili sul mercato, sono composti da circa il 5-7 % di gomma base naturale, se non del tutto privi. Il resto del prodotto è artificiale e fatto da benzina a base di polimeri (cioè plastica). La parte naturale è quindi una piccolissima percentuale, a differenza di Chicza che invece ne contiene oltre il 40%.
L’arrivo della gomma 100% biodegradabile sul mercato italiano é stato possibile grazie al Sr. Di Giacomo Giulio Gino che, attraverso l’azienda omonima, dal 2010 si occupa ufficialmente dell’ importazione e della distribuzione del chewing-gum Chicza nel bel Paese.
- Il grafico che segue mostra (fonte Green Management Institute) alcuni dei benefici ambientali che si otterrebbero in Italia sostituendo i chewing gum tradizionali con quelli biodegradabili:
Secondo i dati ed il caso specifico considerato, ci sarebbero 23 mila tonnellate in meno di rifiuti che generalmente non vengono smaltiti correttamente ed abbandonati per strada; risparmio per i costi di raccolta dalla strada pari a 16,4 miliardi di euro all’anno e se consideriamo anche gli imballaggi i risparmi scendono a 14.544 tonnellate di rifiuti evitati e 1,45 milioni di euro risparmiati.
VirtuousItaly si congratula con Di Giacomo Giulio Gino e la sua Chicza Italia per essere entrati a far parte del database delle buone pratiche e di contribuire al processo di cambiamento.
Really interesting!
Complimenti a Francesco Cerrato e a tutto il gruppo di Virtuousitaly per aver scovato questa ennesima pratica virtuosa!!!
Devo assolutamente provare Chicza!!!
Spesso si sottovaluta l’impatto ambientale delle gomme da masticare. Oltre a inquinare il danno estetico è da considerare e spesso non lo si fa